Franco Battiato si racconta senza filtri alla vigilia dell’ uscita del nuovo cd, davanti agli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Chiusa la burrascosa esperienza nella giunta della Regione Sicilia, il cantautore non ha dubbi quando gli si chiede se ripeterà l’ avventura politica: “Non ci penso proprio. Io in politica in realtà non sono mai entrato, mi hanno chiamato loro ed è finita come è finita. Me ne sono andato perché non ne potevo piu’. Mi sono trovato a dover discutere della gestione del Teatro Politeama con persone che, quando parlavo di arte mi rispondevano: ‘non seguo tanto, a me piace il calcio’. E ovviamente mi sono risentito e gli ho detto ‘Ma chi ti ha messo qui??” E ovviamente, a quel punto mi hanno cacciato. Perché uno dei problemi del paese è questo: persone messe in posti di responsabilità che devono decidere su cose di cui non hanno nessuna competenza…La verità è che il mondo del potere è popolato da disgraziati. I tibetani mi hanno insegnato la compassione e io so che chi cerca potere e ricchezza in realtà non ha niente. La vera ricchezza è conoscere sé stessi e stare bene con sé stessi. Anche perché solo quando conosci te stesso puoi veramente aiutare e metterti a servizio degli altri.”
Ma in che modo, anche non entrando in politica, un’ artista puo’ ‘impegnarsi’?
“Bisogna andare avanti, perché la strada che ha imboccato questo Paese è una strada veramente brutta e non c’è via d’ uscita. Bisogna andare avanti, da soli. Continuare a far passare i propri messaggi attraverso l’ arte. Cercare strade alternative per proporre il proprio talento. Continua a leggere →
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