Donatella Cinelli Colombini e il vino delle donne

Donatella Cinelli ColombiniE’ la signora del vino e crede da sempre nel talento delle donne. Quella guidata dall’ imprenditrice agricola Donatella Cinelli Colombini, è stata la prima cantina interamente ‘in rosa’ d’ Italia e per le donne di talento ha inventato un premio, il Casato prime donne, che ha lo stesso nome del Brunello, dedicato alle amanti del vino. “Credo nel talento delle donne, ci ho puntato sin da subito, anche rischiando, ma i risultati poi mi hanno dato ragione.” Continua a leggere

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Ambra Angiolini: “Faccio anche 1000 km al giorno, ma la sera torno a casa dai miei figli”

Luisa Ranieri e una chiacchierata sul femminile

Luisa Ranieri. Foto: Facebook

Luisa Ranieri. Foto: Facebook

Anche la neomamma Luisa Ranieri deve fare le acrobazie per incastrare i mille impegni tra famiglia e lavoro, e gestire al meglio la complicatissima giornata di tutte le mamme lavoratrici. “Sono senz’ altro una donna privilegiata perché posso scegliere di lavorare un periodo e stare ferma un altro, ho delle possibilità economiche in piu’ per cui posso permettermi di avere persone che mi aiutano con i figli e la casa, pero’ io penso che alla fine non si puo’ sfuggire al ruolo di genitore. Magari qualcuno ti toglie l’ incombenza di andare a comprare i pannolini, ma tu ci devi essere comunque. Percio’ anch’ io ho i problemi comuni alle altre donne lavoratrici: il dovere di essere multitasking, mamma, donna in carriera, moglie e alla fine credo che nessuna donna che lavora e ha famiglia sfugga a una sensazione di inadeguatezza, il dover far tutto bene. Io sono fortunata, perché faccio il lavoro che ho scelto e che amo, ma anche a me capita qualche volta di sentirmi inadeguata dovendo gestire tanti fronti diversi.” Continua a leggere

Crisi: a Firenze nasce la trattoria del baratto

Pubblicato su “Vero”

Battere la crisi nata dai misteriosi movimenti della finanza moderna tornando al piu’ antico e basico metodo di commercio: il baratto. Ci hanno pensato i proprietari di una trattoria di via Poliziano a Firenze, che si chiama “L’ è maiala” che in toscano vuol dire “tempi bui”, esattamente come quelli che stiamo vivendo. In questo locale di 80 metri quadri all’ ombra del campanile di Giotto, si potra’ gustare una buona cena tradizionale toscana senza pensare troppo al conto finale. Si, perché qui, unico posto in Italia, si puo’ pagare con generi alimentari o con oggetti di artigianato secondo gli accordi da prendersi prima di sedere a tavola. Così per una ribollita bastano due chili di pomodori o quattro di patate. E se avete la dispensa vuota, niente paura, si valutano oggetti d’ artigianato. Continua a leggere