Donatella Cinelli Colombini e il vino delle donne

Donatella Cinelli ColombiniE’ la signora del vino e crede da sempre nel talento delle donne. Quella guidata dall’ imprenditrice agricola Donatella Cinelli Colombini, è stata la prima cantina interamente ‘in rosa’ d’ Italia e per le donne di talento ha inventato un premio, il Casato prime donne, che ha lo stesso nome del Brunello, dedicato alle amanti del vino. “Credo nel talento delle donne, ci ho puntato sin da subito, anche rischiando, ma i risultati poi mi hanno dato ragione.” Continua a leggere

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Quanto vale un eroe?

Pubblicato su “Visto”

“Niente mi riporterà indietro Roberto, ma la sua vita non può valere cinquemila euro. Per questo continuo la sua battaglia, la richiesta di risarcimento danni alla Camera dei Deputati. Lo faccio per me e mia figlia, e perché la vita di mio marito valeva molto più di quanto è stato riconosciuto” a parlare è Monika Dobrowolska, 43 anni, la moglie di Roberto Mancini, il poliziotto coraggioso morto il 30 aprile scorso a 51 anni, che con il suo lavoro ha svelato i traffici criminali nella Terra dei Fuochi, molti anni prima che la questione balzasse agli ‘orrori’ delle cronache. Continua a leggere

“Sono resuscitata e l’ ho denunciato”

Pubblicato su “Oggi”

“Non aspettate a denunciare, ad andare via. Non credete che un uomo violento possa cambiare, perché lui non cambierà. Denunciate chi vi fa violenza fisica e psicologica, prima che succeda una tragedia”. Lo dice con un filo di voce Vanessa Villani, vorrebbe urlarle queste parole rivolte a tutte le donne, ma non puo’ farlo perché il suo corpo porta ancora i segni  della mattina del 17 marzo scorso,  quando sua madre Giulia arrivo’ in casa sua e la trovo’ incosciente, riversa in una pozza di sangue sotto gli occhi del figlioletto. “Ricordo lo stordimento, la voce del mio bimbo che mi chiamava, ma lontanissima, poi niente, fino al risveglio.” Vanessa, 31enne di Ferentino, in provincia di Frosinone, è finita in coma farmacologico per quaranta giorni perché qualcuno le aveva fracassato il cranio. Quando si è risvegliata nel letto del Policlinico Umberto I di Roma, ha avuto due pensieri: dov’era il suo bimbo di tre anni, e il nome di chi era quasi riuscito a mandarla all’ altro mondo. Continua a leggere