Eleonora Abbagnato: “Non ho mai lasciato soli i miei ballerini durante il lockdown”

Pubblicato su “Visto”

“Non è stato facile, per me come per tutte le donne, dovendo
stare con i bambini in casa e seguirli e contemporaneamente
continuare a lavorare, ma non ho abbandonato nemmeno per un
giorno i miei danzatori, e non ho mai visto la situazione
completamente nera”.

Eleonora Abbagnato racconta così la sua
quarantena, complicata, ma vissuta sempre con il pensiero alla
ripartenza. Anche la danzatrice italiana più amata è una mamma
con un lavoro molto impegnativo e una carriera luminosa, e
anche per lei, come per molte altre donne, il lockdown è stato un
periodo complesso. Proprio in quei giorni la Abbagnato sul suo
profilo Instagram si era unita ad un appello alle istituzioni , per
tutte le donne, sottolineando che, con le scuole chiuse e
nell’incertezza che ancora rimane sulla riapertura, si rischia di
danneggiare, oltre ai bambini e i ragazzi, anche le loro mamme
nel loro percorso lavorativo. La ètoile ha due figli nati dal
matrimonio con l’ex calciatore Federico Balzaretti, Jiulia e
Gabriel, e con la coppia vivono anche le figlie nate dalla
precedente unione di lui, Lucrezia e Ginevra. La sua quarantena è
stata dunque particolarmente impegnativa, ma “Con grande
sforzo”, come sottolinea lei, la star della danza è riuscita a
portare avanti sia il lavoro di mamma che quello di direttrice del
balletto del Teatro dell’Opera di Roma, e oggi festeggia i frutti di
queste fatiche, annunciando:

“Saremo il primo corpo di ballo in tutta Europa a ripartire, e questo è un grande segnale per tutti”.


Una vera vittoria, un momento di rinascita e di speranza dopo i
mesi della paura. Se lo sarebbe mai immaginato un paio di mesi
fa che avrebbe riportato la danza in scena così presto?

“ Io sono sempre stata fiduciosa, non ho mai smesso di
immaginare una nuova ripartenza, per me non c’è mai stato un
momento di nero totale. Questo periodo così difficile, in realtà, ci
ha resi uniti più che mai: abbiamo avuto davanti una grande sfida
e, avendo lavorato bene, siamo pronti a ripartire”.


Nell’inedita location del Circo Massimo è pronto ad andare in
scena, il prossimo 25 luglio, il balletto “le Quattro Stagioni”, che
sarà la prima coreografia post Covid ad essere rappresentata in
Europa. Eleonora Abbagnato è giustamente orgogliosa del lavoro
fatto e di quello che sta facendo, in modalità nuove, con nuove
regole da seguire, ma con la stessa passione che la accompagna
sin dall’infanzia, quella per la danza. Quali sono state le più grandi
difficoltà per tornare in scena?
“Abbiamo avuto diversi problemi da risolvere, ma con un po’ di
creatività siamo riusciti a trovare le soluzioni: dalla necessità di
tenerci in allenamento durante il lockdown, agli spazi giusti per
provare, con le nuove regole sulle distanze, che riguardano
innanzitutto la coreografia. Abbiamo accettato e cercato di
vincere tutte queste nuove sfide”.


Un risultato dovuto al grande lavoro fatto anche durante il
lockdown, come ha conciliato in quel periodo complesso nuove
necessità famigliari e lavoro?
“Ho seguito tantissimo i miei ballerini da casa, anche se bisogna
dire che l’ho fatto con grande sforzo,con le difficoltà che hanno
avuto tutte le mamme lavoratrici a casa con i figli piccoli in
questo periodo, che non è stato facile per tante donne. Ho lavorato con i miei ballerini tutti i giorni in questi tre mesi,
facendo lezioni in video. Loro erano preoccupati di tenersi in
forma: i ballerini hanno bisogno di sfogo fisico e mentale, quindi
stare chiusi è stato molto difficile per tutti, ma non sono mai stati
lasciati soli. Abbiamo addirittura dato a ciascuno di loro un
piccolo pezzo di linoleum del teatro per allenarsi come stessero in
sala prove, una cosa che è stata molto apprezzata e che penso, si
terranno come ricordo di un momento particolare”.
Uno sforzo che ha permesso di arrivare pronti per ripartire prima
degli altri, con quale stato d’animo si torna sul palco?
“I ballerini sono molto motivati, molto contenti perché hanno
capito i miei sforzi e quelli del teatro. Ora stiamo lavorando a
piccoli gruppi e riusciamo a dedicarci anche di più ai singoli
danzatori, siamo molto felici tutti di ripartire”.
Una ripartenza che vedrà un balletto studiato nei minimi dettagli
per conciliare la grazia della danza con le misure di sicurezza
vigenti. Una coreografia affidata a un nome noto al grande
pubblico che Eleonora Abbagnato considera l’artista più adatto
ad immaginare un balletto ‘nuovo’, perché?
“Giuliano Peparini è il nostro coreografo e, lavorando anche per
la televisione, sa benissimo come usare i ballerini in spazi che,
con le normative di distanziamento, non sono quelli classici, ma
vanno ripensati. Sono molto fiduciosa perché lui ha avuto modo
di lavorare in contesti diversi e sa esattamente cosa si può fare
per creare uno spettacolo meraviglioso pur nel rispetto della
sicurezza, usando in modo innovativo gli spazi, i costumi, le

mascherine: ha tante idee molto belle. Certo, i ‘passi a due’ sono
sicuramente una delle cose più belle da interpretare e da vedere
in un balletto, ma anche con una coreografia assolutamente
innovativa, che rispetta la necessità della distanza, al pubblico
arriverà sicuramente un’energia speciale.”

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